Date:
June 1, 2019

Presidio Libera – Bene recuperato e confiscato alla mafia.

Questo Palazzo è stata la casa del sor Angelo Biagetti, un geometra amante della storia locale e dei Cesi, tanto che la soprintendenza lo fece suo referente onorario. Scrisse tanti articoli, libri e saggi su vari argomenti, raccolse molto materiale inerente la storia di questo territorio, vi fece ricerche, aprì contatti, collaborazioni, scavi e ricerche in archivio. Pubblicò libri che ancora oggi leggiamo con attenzione e anche i libri del fondo Biagetti che ha lasciato al Comune hanno tutti una nota a margine con sbaffo rosso o blu per segnare qualcosa inerente alla storia di Federico e dei suoi meravigliosi e sfortunati Lincei. La sua passione ci ha permesso di non perdere del tutto le radici e ritrovare il senso dell’oggi e saper intrepretare ancora il suo futuro. Siamo debitori nei confronti di questo grande uomo di cultura, di passione e di lavoro.

La sua casa, passata in eredità, fu poi venduta ma nei primi anni del secolo fu oggetto di riciclaggio mafioso ed è stata liberata dall’orrendo destino, quindi ridata a nuova vita. L’amministrazione Comunale è stata fatta dono del fabbricato e per questo ha trovato il modo per ristrutturarla e farla diventare un fabbricato al centro del Borgo con 4 mini appartamenti destinati prima di tutto a giovani e giovani coppie a canone calmierato. Rigenerare il borgo e la memoria storica liberando un luogo dalle mire criminali. Un presidio della cultura e della libertà.