Questo palazzo era una parte dei fabbricati della grande famiglia dei Bentivenga, discendenti di un ramo degli Arnolfi, da Arnolfo grande, vassallo di fiducia, al quale Ottone I Imperatore cede la dominazione delle terre e dei castelli delle colline e dei Monti Martani, tra la Valserra, Massa Martana, Acquasparta, Montecastrilli e Avigliano Umbro. Coniugando così il termine di Terrarnolfa o Terre Arnolfe.

I Bentivenga sono quindi i padroni di Acquasparta e Massa Martana; hanno vescovi e incaricati vescovili tra le loro fila.  Con Matteo Bentivenga, detto l’Acquasparta, raggiungono il loro apice. Matteo, padre generale dei Frati conventuali e poi Cardinale, è anche un grande teologo e segretario operativo del Papa, legato papale, ossia l’uomo di fiducia destinato a fare le operazioni più delicate, come quella di Firenze, dove fu inviato a pacificare i bianchi e i neri di parte guelfa, tra i quali anche Dante Alighieri.