Date:
June 1, 2019

L'Alba di un'Era: La Costruzione del Palazzo Cesi e l'Unione di Gian Giacomo e Isabella d'Alviano

Quello che vedete è il Palazzo di Attesa del Cardinal Federico Cesi, anzi quello che ne resta.

Quando decisi di iniziare la grande fabbrica del Palazzo di Famiglia in Acquasparta insieme a Gian Giacomo da poco sposo della dama di compagnia della regina di Francia la colta e ricca e forte Isabella d’Alviano, va be poi alla morte del padre Bartolomeo d’Alviano si chiamò Isabella Liviani sposa Cesi e così rimase per sempre fino ai 90 anni e passa. Ci ricorderà tutti Isabella (segno di croce) la vera signora di queste terre, ma nessuno la ricorderà  a dovere immagino.  Ma dicevamo, si abbiamo iniziato l’opera della costruzione del Palazzo Cesi a metà del XVI secolo e sapendo che sarebbe durata almeno 20 anni, ho realizzato una piccola magione con la forma a “C” nei giardini Cesi.  Ero avanti con l’età, ricchissimo, per questo decisi di lasciare una mia presenza nella sala del trono del Palazzo, visto che molti soldi li ho messi io, infatti dentro uno dei quattro nicchioni sopra i Portali laterali feci porre un busto che mi rappresentasse. Ero da poco uscito da un Conclave deludente dove sono entrato Papa e uscito Cardinale, per colpa degli spagnoli che non mi hanno voluto e votato per altro più vicino alle loro mire. Quindi chiesi all’amico Michelangelo di fare un mio ritratto di marmo, da poco avevamo iniziato diverse opere insieme, c’era una profonda stima ed amicizia e forse solo per questo acconsentì, lui non faceva ritratti e non li ha mai fatti, solo per me e tra l’altro, bellissimo. Peccato che si è perso, anzi venduto dagli eredi, che con difficoltà riuscirono a darlo via perché era già molto quotato.

Oggi una studiosa storica e archivista ha ritrovato la traccia della presenza di questa opera in un museo europeo e vedremo se prima o poi riusciranno a riportare il mezzo busto nel suo posto originale o una sua copia o almeno che si sappia con certezza chi oggi lo tiene in buona conservazione e doverosa ammirazione.

Non feci in tempo a vedere nel 1579 il termine dei lavori ero morto già da più di 10 anni, un quasi Papa che fece quasi un Palazzo di famiglia che però divenne la prima sede della prima Accademia scientifica al mondo l’Accademia dei Lincei.

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Quello che vedete è il Palazzo di Attesa del Cardinal Federico Cesi, anzi quello che ne resta.

Quando decisi di iniziare la grande fabbrica del Palazzo di Famiglia in Acquasparta insieme a Gian Giacomo da poco sposo della dama di compagnia della regina di Francia la colta e ricca e forte Isabella d’Alviano, va be poi alla morte del padre Bartolomeo d’Alviano si chiamò Isabella Liviani sposa Cesi e così rimase per sempre fino ai 90 anni e passa. Ci ricorderà tutti Isabella (segno di croce) la vera signora di queste terre, ma nessuno la ricorderà  a dovere immagino.  Ma dicevamo, si abbiamo iniziato l’opera della costruzione del Palazzo Cesi a metà del XVI secolo e sapendo che sarebbe durata almeno 20 anni, ho realizzato una piccola magione con la forma a “C” nei giardini Cesi.  Ero avanti con l’età, ricchissimo, per questo decisi di lasciare una mia presenza nella sala del trono del Palazzo, visto che molti soldi li ho messi io, infatti dentro uno dei quattro nicchioni sopra i Portali laterali feci porre un busto che mi rappresentasse. Ero da poco uscito da un Conclave deludente dove sono entrato Papa e uscito Cardinale, per colpa degli spagnoli che non mi hanno voluto e votato per altro più vicino alle loro mire. Quindi chiesi all’amico Michelangelo di fare un mio ritratto di marmo, da poco avevamo iniziato diverse opere insieme, c’era una profonda stima ed amicizia e forse solo per questo acconsentì, lui non faceva ritratti e non li ha mai fatti, solo per me e tra l’altro, bellissimo. Peccato che si è perso, anzi venduto dagli eredi, che con difficoltà riuscirono a darlo via perché era già molto quotato.

Oggi una studiosa storica e archivista ha ritrovato la traccia della presenza di questa opera in un museo europeo e vedremo se prima o poi riusciranno a riportare il mezzo busto nel suo posto originale o una sua copia o almeno che si sappia con certezza chi oggi lo tiene in buona conservazione e doverosa ammirazione.

Non feci in tempo a vedere nel 1579 il termine dei lavori ero morto già da più di 10 anni, un quasi Papa che fece quasi un Palazzo di famiglia che però divenne la prima sede della prima Accademia scientifica al mondo l’Accademia dei Lincei.