Date:
June 1, 2019

"La Piazzetta delle Prove: Un Viaggio attraverso i Secoli"

La piazzetta delle Prove è nominata così perché nei primi del 900 vi faceva le prove la banda musicale del paese, da qui è nato il nome di piazza delle prove. In realtà si chiamava pena 

Prima ancora non era una piazza ma c’era un fabbricato dedicato a S. Filippo Neri, (devoto a Jacopone da Todi) realizzato dalla famiglia Cesi a cui era molto legata. Infatti Don Cristoforo Rossi parroco di Acquasparta lascia nel 1711 il conservatorio delle zitelle povere di san Filippo Neri, dove c’era una chiesa e un conservatorio per aiutare le zitelle povere che non potevano mantenersi, evitando cosi la prostituzione. La chiesa era all’inizio della piazza, poi c’era un cortile e un palazzetto su due piani. Le Maestre pie di S.Lucia Filippini tenevano qui una scuola per le ragazze povere. Mantenute dalle proprietà collegate al Conservatorio. C’erano di solito due suore che tenevano in media 5/6 ragazze, dove insegnavano il mestiere del ricamo (per fare la dote per potersi sposare) e la base del leggere e dello scrivere.

Nella chiesa di S.Filippo, era esposto un busto reliquiario di S.Filippo Neri conservato oggi nella chiesa di S.Cecilia.  Una curiosità riguarda i terreni che appartenevano alla scuola per il suo mantenimento, uno di questi era in vocabolo “scala manca” dove stava una torre colombaia detto terreno delle “bizzoche”, uno dei soprannomi popolari delle zitelle povere. La presenza delle suore terminò con l’Unità d’Italia e il convento venne chiuso, poi riaperto nei primi del 900 dalle suore della Sacra famiglia per un asilo infantile. Poi dopo la Seconda guerra mondiale il fabbricato fu totalmente demolito per realizzare un nuovo asilo fuori dalle mura dove le suore si trasferirono. Questa demolizione è stata uno scempio che ancora oggi resta inspiegabile e controverso. Alcune parti si possono vedere scendendo il vicolo di destra, e la pavimentazione in pietra sulla piazzetta riprende la pianta originale dell’edificio delle suore.