Date:
June 1, 2019

Artigianato, Storia e Resistenza: Un Viaggio nel Cuore di Acquasparta

Siamo in contrada San Cristoforo un’area ricca di artigiani, tra cocciari (vedi la vicina via delle Fornaci, dove vi cuocevano le argille lavorate) e fornai e falegnami (vedi Via dei serpenti, data la presenza di molte cataste di legna ove i rettili vi si annidavano) qui la Chiesa dedicata probabilmente agli artigiani e quindi al protettore san Giuseppe. Raccoglie le spoglie di don Giovanni Mimmi, al centro del pavimento potrete vedere la lapide facilmente leggibile. Quella lapide è la testimonianza di una storia interessante quando Il Mimmi Priore insieme agli altri sacerdoti della Collegiata di S.Cecilia furono costretti a giurare fedeltà all’imperatore Napoleone, ma tutti rifiutarono e per questo deportati in Corsica nei campi di prigionia, solo uno di loro giurò fedeltà a Napoleone ma perché rimase a presidiare la Chiesa e cercare di salvare il salvabile . Poi il Mimmi e gli altri sacerdoti fecero ritorno ad Acquasparta sani e salvi dopo la sconfitta dell’impero napoleonico e ci fu grande festa e tripudio di gente.
Di questo periodo esistono scritti di archivio, ancora senza le conferme di rito, che narrano di un interesse per lo stesso Napoleone che sembra venne a Palazzo Cesi, sicuramente chi per lui, diretto personalmente per portare via i documenti dell’Accademia dei Lincei, documenti che non c’erano più da molto tempo. La corona di Francia ha scoperto da pochi anni grazie al lavoro del Prof. De Angelis di possedere nei suoi archivi migliaia di disegni dei Lincei, di cui non si sa da dove siano arrivati.