Date:
June 1, 2019

San Gemini, storia e fonti d'acqua

Poco distante dall’attuale area archeologica di Carsulae, sorge il paesino medievale di San Gemini, costruito a sua volta sui resti dell’antica Casventum, città romana sulla Via Flaminia. Sempre della stessa epoca è la “grotta degli zingari” posta poco fuori dal centro del borgo, chiamata così poiché somiglia ad una grotta quando in realtà si tratta di una tomba in opera cementizia. Un’altra importante eredità romana sono le cisterne, ambienti sotterranei dove probabilmente i cittadini di Casventum conservavano anche le provviste alimentari.
Famosa nel territorio nazionale per la sua acqua ricca di calcio e per questo utilizzata anche e soprattutto per bambini ed anziani. Lo stabilimento, tutt’oggi funzionante, si trova poco distante dal centro cittadino ed è affiancato dal cosiddetto “parco della fonte”, uno splendido parco dove immergersi nella natura, aperto solo in estate.

Ieri e oggi

Sangemini ha ospitato per un breve periodo anche il grande Antonio Canova e ne conserva il palazzo dove l’artista ha vissuto nel periodo in cui si occupò, per volere pontificio, della progettazione e del restauro del Duomo di San Gemini, fortemente lesionato da un terremoto.
San Gemini era inoltre controllata dalla famiglia Orsini, imparentata per quel ramo con la famiglia Cesi che risiedeva ad Acquasparta, grazie al matrimonio di Federico I Cesi e Olimpia Orsini, genitori del famoso principe dei Lincei Federico II fondatore dell’Accademia dei Lincei.
San Gemini, mantiene un legame importante con le materie scientifiche grazie al GEOLAB, un museo di scienze della terra dov’è possibile osservare i vari fenomeni che hanno caratterizzato il nostro pianeta, grazie a sale interattive. Adatto anche ai più piccoli, è senza dubbio una tappa obbligatoria per chi visita il borgo di San Gemini.